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Il Torciglione
Insieme al Pampepato tra i dolci tipici di Natale in Umbria

La cucina è ricca di preparazioni simboliche come quella del Torciglione uno dei dolci tipici di Natale in Umbria. Preparazione legata alla festività religiosa ha un significato più profondo del semplice essere un piatto regionale.

TORCIGLIONE, SERPENTONE O ANGUILLA – LE ORIGINI
Il Torciglione, come altri dolci tradizionali italiani, viene realizzato con la caratteristica forma di serpente. Questo rettile, simbolo positivo di rinascita nelle antiche civiltà (grazie alla muta della pelle) assume, con l’avvento del cristianesimo, il significato di peccato. Il Serpentone umbro di Natale ha origini medioevali che si legano inizialmente al territorio del Lago Trasimeno. Si pensa che allora questo dolce venisse realizzato replicando le fattezze di un’anguilla per rendere propizio il futuro anno di pesca. Successivamente la tradizione della preparazione di questo dolce di Natale si diffonde in tutta la provincia di Perugia assumendo molteplici significati. Alcuni ipotizzano che il torciglione sia il serpente dell’apocalisse che viene sconfitto mangiandolo, per altri la forma a spirale indica la ciclicità della natura durante la quale ogni cosa nasce, cresce, muore e rinasce. Sia esso serpentone o anguilla il significato resta comunque augurale.

INGREDIENTI DEL TORCIGLIONE UMBRO
Dosi per 3-4 torciglioni
– 1 kg di farina di mandorle
– 8 etti di zucchero (utilizzare quello più raffinato)
– 120 grammi di farina di mandorle amare
– 3 bustine di vanillina
– la buccia grattugiata di 1 limone
– 6 cucchiai (non colmi) di farina
– 2 tuorli
– 5 albumi
– confetti
– chicchi di caffè

SFOGLIA LE IMMAGINI DELLA RICETTA:

 

PROCEDIMENTO PER LA PREPARAZIONE DEL TORCIGLIONE UMBRO*
1) Disporre la farina di mandorle sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, la farina di mandorle amare, la vanillina, la buccia del limone, i tuorli e gli albumi (precedentemente montati a neve – non troppo ferma)
2) Impastare il tutto fino ad ottenere una consistenza compatta
3) Nel frattempo accendere il forno in modalità ventilata a 200 gradi, disporre una teglia con un pò di acqua alla base e portare a temperatura
4) Realizzare 3 o 4 panetti di impasto e formare i relativi torciglioni
5) Effettuare una pressione sul collo del torciglione per dividere la testa dal corpo del “serpente”
6) Come lingua utilizzare un confetto e come occhi dei chicchi di caffè
7) Con la rotella per chiudere i ravioli realizzare dei solchi lungo il corpo del torciglione
8) Cuocere il torciglione a 200° per 40 minuti circa. A metà cottura abbassare la temperatura a 150°. Se il torciglione tende a colorarsi troppo coprire con carta d’alluminio
9) Sfornare e far raffreddare molto bene altrimenti si potrebbe rompere

*La ricetta qui presentata è legata al territorio di Migiana, frazione del Comune di Corciano in provincia di Perugia. Viene tramandata di madre in figlia da generazioni. Ogni piccolo borgo ha la sua ricetta che rende ancora più uniche le tradizioni di Natale di ogni famiglia. Ringrazio Rina ma soprattutto Antonietta.

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